Un centro anti violenza a San Gennaro Vesuviano. Manzi: “Un luogo per ritrovarsi”

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È raggiante l’assessore Ornella Manzi, per l’inaugurazione del centro anti violenza di San Gennaro Vesuviano che avverrà lunedì 11 gennaio.manzi
Secondo i dati dell’Istat (aggiornati al 2014), sono quasi 7 milioni le donne che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni. Praticamente una donna su tre. Così nel vesuviano nasce il progetto “Lilith”, un progetto finanziato con 87mila euro creato al fine di realizzare sul territorio dei comuni di San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, Palma Campania, Terzigno, San Gennaro Vesuviano, Poggiomarino e Striano dei poli di assistenza e supporto alle donne vittime di violenza. Inizialmente erano previsti sportelli collocati solamente nei comuni di San Giuseppe Vesuviano ed Ottaviano ma l’assessore Manzi ha ottenuto che fosse un progetto itinerante ed entusiasta ci spiega: “Il centro Lilith a San Gennaro sarà molto interattivo, non solo ci saranno psicologi che si occuperanno della donna vittima di violenza, ma renderò il centro aperto a tutte quelle donne che vogliono ritrovare se stesse. Una donna che si ama non permette di essere maltratta, una donna che si ama denuncia o trova il coraggio di scappare da quella situazione che la tiene incatenata. Ci saranno corsi Yoga, incontri culturali e gite interattive”. Il centro anti violenza a San Gennaro sarà attivo 2 volte a settimana, il giovedì e il lunedì ma ci sarà un numero verde attivo h24.
Le attività prevalenti del servizio saranno:
– Ricevimento delle donne attraverso l’attivazione del servizio di Prima Accoglienza,
– Assistenza per indicazioni specifiche (psicologiche e legali) sulle loro condizioni e i loro diritti;
– Promozione di attività di sensibilizzazione, per contrastare la cultura che sostiene la violenza di genere ed informazione sui rischi del maltrattamento assistito;
– Consulenza psicologiche individuali e di gruppo a supporto del percorso;
– Attività ludiche e di intrattenimento.
“Ne ho conosciute tante di donne che purtroppo vivono questa atroce situazione e in tutte ho riscontrato la voglia di essere ascoltate, la voglia di supporto che purtroppo oggi manca. Nel nostro centro le donne di sentiranno importanti, realizzate e sopratutto ascoltate. Questo a me preme più di tutto”, conclude l’assessore Manzi che sta facendo della sua battaglia contro le discriminazioni di genere e la violenza sulle donne il perno principale del suo assessorato.