Parte la polemica dai banchi dell’ opposizione. A far sollevare la protesta è il tema su cui si è discusso nel consiglio comunale dello scorso 26 gennaio a palazzo Santa Lucia, “piano trasparenza e anti corruzione”. Un consiglio comunale a cui non hanno partecipato gli esponenti di opposizione, in segno di protesta. Al centro di questa discussione c’è la realizzazione, avvenuta grazie al via libera della Regione Campania, di un impianto di stoccaggio e trattamento dei rifiuti pericolosi e infetti in viale della Resistenza. Una richiesta voluta dall’ azienda Ecologia sud, che già si occupa della gestione rifiuti sul territorio. E, la cosa, sembra non essere stata digerita da alcuni esponenti dell’ opposizione che, quindi, hanno subito cercato di fare chiarezza sul caso.
Un via libera, tra l’altro, ancora non ufficializzato sul sito dell’ ente comunale, quindi il caso risulta ancora poco trasparente anche per questo. A questo mira il consigliere di opposizione Biagio Sequino: una mancata trasparenza dei fatti, soprattutto sul procedimento di ampliamento del sito di stoccaggio stesso.
“La nostra protesta parte, principalmente, perchè riteniamo che un primo cittadino debba essere, innanzitutto, garante e battersi affinchè tutto venga fatto con assoluta trasparenza e legalità. Quindi era inutile partecipare ad un consiglio comunale in cui venivano oscurati questi principi, per noi, fondamentali”, è questo l’ affondo del consigliere Sequino che, continua: “Da documenti in nostro possesso emerge che il Sindaco di Calvizzano Giuseppe Salatiello sia un collaboratore dell’ azienda Ecologia sud e, quindi, da questo si può evincere un opportunismo politico, che è ben lontano dagli schemi fondati sulla trasparenza e legalità. Abbiamo ritenuto opportuno fare chiarezza su questo punto e cercare di informare la città”, conclude il consigliere Sequino.
Sulla questione trattamento rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sono intervenuti Gabriele Granato e Dorotea Vallefuoco, rispettivamente presidenti della Commissione ambientale e del Comitato Stop Antenne Calvizzano che lamentano la scarsa trasparenza del procedimento ed un coinvolgimento adeguato della Commissione Ambientale Speciale: “Ci hanno ingannati, dicendoci che l’azienda di viale della Resistenza aveva già ottenuto questi pareri favorevoli tempo fa. Notizia che, come si è ben potuto constatare, si è rivelata falsa. Cos’è questa? Per caso una strategia studiata a tavolino fra sindaco e consiglieri di maggioranza in commissione per far passare tutto in sordina?”.