Il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli continua incessantemente in questi giorni a fronteggiare l’industria del “falso” partenopea che, nel periodo delle feste, cerca di guadagnare ulteriori fette di mercato, sfruttando la tradizionale corsa ai regali da parte dei consumatori.
I militari della Guardia di Finanza, in particolare, hanno assestato diversi colpi alla filiera della contraffazione operante su Napoli e provincia, smantellando un consistente canale di importazione nella zona Porto, individuando un attrezzato opificio abusivo nel quartiere Forcella e scoprendo 3 voluminosi depositi di stoccaggio nelle zone adiacenti all’aeroporto di Capodichino.
In queste operazioni, sono stati sequestrati complessivamente oltre 160 mila prodotti falsificati o insicuri, tra cui soprattutto capi di abbigliamento invernale riportanti marchi contraffatti “HOGAN”, “GUCCI” “LOUIS VUITTON”, “PRADA”, “CHANEL”, “HARMONT e BLAINE” e “BURBERRY”, per un valore di mercato complessivo che si aggira intorno al milione di euro.
E’ stata intercettata, tra l’altro, una considerevole spedizione di 87 mila giocattoli contraffatti e pericolosi provenienti dalla Cina, che sarebbero andati a riempire le strenne natalizie e le confezioni di regali per l’Epifania, mettendo gravemente a repentaglio la salute dei bambini.
All’esito dell’attività repressiva, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria gli 8 responsabili degli illeciti traffici e sottoposti a sequestro i siti di stoccaggio, l’opificio e i macchinari industriali utilizzati per fabbricare i prodotti contraffatti.
Si tratta di attività di indagine che, per un verso, hanno consentito di portare alla luce notevoli sacche di economia sommersa, gestita totalmente “in nero” a danno delle casse erariali. Sotto altro versante, le operazioni di servizio in argomento hanno avuto la finalità di infliggere un’altra dura perdita al locale “mercato del falso”, in questo modo tutelando i soggetti economici che con le loro imprese operano nella legalità e contestualmente proteggendo i consumatori dai rischi per la loro sicurezza e per l’incolumità delle loro famiglie.