Grande Progetto Pompei. E’ il nome dietro cui si cela il nuovo disegno di una Pompei che riparte puntando, soprattutto, sulla sua risorsa più grande, gli Scavi Archeologici. A tal proposito, il 24 Dicembre, il Premier Matteo Renzi ha fatto visita a Pompei, per visitare le sei Domus ristrutturate e riaperte al pubblico: Fullonica di Stephanus, le case del Criptoportico di Paquio Proculo, del Sacerdos Amandus di Fabius Amandius, la casa dell’Efebo. Un regalo di Natale importante non solo per Pompei, ma per tutto il mondo.
A presentare questa nuova cornice culturale sono stati, oltre al presidente del Consiglio, il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, il soprintendente di Pompei Massimo Osanna e il direttore del Grande Progetto Pompei, Giovanni Nistri. Con loro, anche il sindaco di Pompei Ferdinando Uliano e il presidente della Regione Vincenzo De Luca, che hanno accompagnato il premier nel giro turistico che ha preceduto la presentazione del progetto.
Il primo a intervenire è stato il soprintendente Massimo Osanna. “Questo progetto è stato portato a termine grazie al lavoro di una squadra che ha lavorato insieme e in sintonia”.
Il secondo intervento è del Generale Giovanni Nistri. “Il Grande Progetto Pompei consisteva di 5 piani: opere, conoscenza, sicurezza, fruizione e comunicazione, capacity building. Due di questi, capacity buildung, comunicazione e fruizione saranno interamente completati entro il 2015. Conoscenza e sicurezza saranno, invece, portati a termine entro il primo semestre del 2016, e il piano delle opere avrà i suoi tempi, ma quello che importa è che sono in progress”. E ancora: “Ringrazio tutti i miei collaboratori e coloro che hanno contribuito a questo progetto. Volevo anche fare un grande in bocca al lupo al collega e amico di una vita, Generale Luigi Morato che subentrerà nel mio incarico”.
“Il Grande Progetto Pompei è frutto di un lavoro importante e silenzioso, di cui si sono già ottenuti risultati positivi, basti vedere la ristrutturazione delle sei Domus che, da oggi, sono riaperte al pubblico. Questo progetto non dà, però, solo risultati positivi per gli scavi, ma apre importati porte anche nel contorno di una Pompei e un Paese che, anche da qui, vuole ripartire. Infatti, sarà presto disposto anche un collegamento ferroviario più efficiente, per permettere ai turisti di accedere in maniera più semplice al sito archeologico”, ha invece detto il ministro Franceschini, aggiungendo: “Pompei è Patrimonio dell’ Umanità. Pompei è dell’ Italia ma è anche di tutto il mondo”.
Arriva, poi, l’ atteso intervento del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. “Pompei è il simbolo di un’ Italia che riparte. Indipendentemente dalle idee politiche e indipendentemente dalle opinioni è bello che gli italiani possano sapere che l’ Italia è in marcia, che l’ Italia non si è arresa al declino e che la primavera del nostro Paese deve ancora venire. Dirlo a Pompei, oggi, ha un valore doppio”. Questo l’ affondo del premier che conclude augurando a tutti un buon Natale.
Il Grande Progetto Pompei fa sperare non solo i pompeiani, ma tutti gli italiani, che aspettano la rinascita di un Paese che avanza, non più a scatti, ma in una direzione precisa.